Dispositivo portatile per la terapia a ultrasuoni a casa tua I-Tech

Grazie al dispositivo portatile a batteria Powersonic di I-Tech puoi fare terapia a ultrasuoni dove vuoi, anche a casa tua. Perfetto per trattare numerose patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico e per un effetto analgesico e antinfiammatorio.

Ordina per:
    1 articolo
Ordina per:
    1 articolo

 

Guarda tutti i dispositivi a ultrasuoni


Come usare il dispositivo portatile Powersonic per la terapia a ultrasuoni a casa

La macchina per la terapia a ultrasuoni Powersonic è stata ideata per eseguire il trattamento comodamente a casa tua. La terapia è semplice se eseguita con un apparecchio intuitivo che risponde ad alti standard qualitativi e di sicurezza.

La preparazione al trattamento è semplice, solo alcune avvertenze che troverai spiegate nel manuale d’uso e la tua sessione di terapia a ultrasuoni può iniziare.

Detergi bene la zona da trattare, nel caso di molti peli ti consigliamo di depilarti, poi stendi una dose generosa di gel per ultrasuoni in tutta la zona interessata.

A questo punto imposta l’intensità e la durata della terapia adatta alla tua patologia.

Come consigliato nel manuale d’uso assicurati che la testina del dispositivo sia sempre ben appoggiata alla pelle e muovila continuamente e con movimenti lenti e circolari sulla zona da trattare.

Dopo quanti giorni posso vedere i primi risultati?

La domanda è pertinente ma non c’è una risposta che sia uguale per tutti e per tutte le patologie.

Ormai hai imparato la tecnica, le giuste impostazioni e i minuti necessari alla tua sessione di terapia a ultrasuoni che pratichi comodamente a casa tua ma per quanti giorni devi farla dipende da quanto tempo sei affetta dalla patologia.

Dalla nostra esperienza ti possiamo dire che per trattamenti muscolari servono circa 15 giorni e per patologie che interessano le ossa i tempi sono più lunghi. Comunque i tempi sono più corti se paragonati a un ciclo di magnetorapia.


 

L’apparecchio per la ultrasuonoterapia è un dispositivo medico, è detraibile?

Se l’apparecchio per la ultrasuonoterapia è un dispositivo medico certificato, potrai detrarre il 19% della spesa sostenuta nel 730 in fase di dichiarazione dei redditi.

Per beneficiare della detrazione Irpef devono essere soddisfatte le seguenti condizioni indicate dall’Agenzia delle Entrate:

  • presenza di scontrino o fattura. Dalla documentazione fiscale deve risultare la descrizione del prodotto acquistato e il soggetto che sostiene la spesa. Attenzione non sono validi i documenti che riportano la sola indicazione “dispositivo medico”
  • la natura del dispositivo medico che è identificata con la codifica utilizzata per la trasmissione dei dati al sistema tessera sanitaria (AD – spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE).

Il dispositivo ad ultrasuoni per la terapia a casa Powersonic è inserito nell'apposito elenco del sistema " Banca dati dei dispositivi medici" pubblicato sul sito del Ministero della salute.

La terapia ad ultrasuoni è ideale per trattare patologie di natura muscolare e articolare, per ottenere effetti:

  • analgesico e antinfiammatorio
  • decontratturante muscolare
  • di riassorbimento degli ematomi
  • di stimolazione della guarigione dei tessuti

La terapia a ultrasuoni è decisamente utile anche in ambito sportivo per trattare queste patologie:

  • sciatalgia
  • nevrite
  • calcificazioni periarticolari
  • ulcere
  • morbo di Duplay
  • morbo di Dupuytren
  • tendiniti
  • ematomi organizzati
  • tessuti cicatriziali
  • contratture muscolari


 

La terapia ad ultrasuoni per cellulite da fare a casa funziona?

Se sei indecisa su quale dispositivo a ultrasuoni usare a casa per la terapia contro la cellulite ti spieghiamo la differenza tra gli ultrasuoni a bassa e alta frequenza.

I dispositivi per ultrasuonoterapia ad alta frequenza sono indicati prevalentemente per scopi terapeutici.

Sono usati sia a livello ambulatoriale, sia privato, la frequenza varia da 1 a 3MHz. Si ottengono ottimi risultati per trattare malattie a carico del sistema muscolo-scheletrico, sia croniche che acute, tendiniti, dolori muscolari, artrosi.

La bassa frequenza, tra i 30 e 50 kHz, è utilizzata per scopi estetici. Queste frequenze aiutano la riduzione del tessuto grasso e ricco di adipe, facilita la distribuzione dei vasi sanguigni e linfatici che sono la causa della cellulite.


 

I benefici degli ultrasuoni nella terapia della spalla

Se ti è stato prescritto una terapia a ultrasuoni per alleviare i tuoi dolori alla spalla troverai, già dopo alcune sedute, benefici e sollievo. Il suo effetto antidolorifico e rilassante per le tensioni muscolari favorisce anche il riassorbimento di contusioni e ristabilimento dei tessuti.

Ma non solo, i benefici si estendono anche al rilassamento di muscoli contratti e al recupero motorio, alla riduzione delle infiammazioni e all’ossigenazione dei tessuti e alla rivitalizzazione cutanea.

In seguito a un intervento operatorio alla spalla incomincia la fase della riabilitazione, strutturata da esercizi di fitoterapia o altri modelli di recupero come gli ultrasuoni.

Gli ultrasuoni sono onde sonore a frequenza elevata da non essere udibile dal nostro orecchio.

La terapia a ultrasuoni consiste nell’emissione di onde sonore (da 1MHZ a 3MHZ) che entrano dentro la spalla e creano una reazione antinfiammatoria e rilassante.

Quando le onde incontrano un tendine, un muscolo o un osso favoriscono delle vibrazioni che incrementano la circolazione, sgretolano i legami cellulari e favoriscono la rottura delle fasce di tessuto che si uniscono in modo irregolare.

La terapia a ultrasuoni la puoi fare anche a casa per ridurre il dolore nella terapia della spalla. Inoltre è riconosciuto il beneficio per la riabilitazione alla spalla di artrosi, tendinite, calcificazioni e lussazioni.


 

L’ultrasuonoterapia ha delle controindicazioni?

Nel caso che l’ultrasuonoterapia ti sia stata consigliata dal tuo medico curante, che conosce bene il tuo stato di salute, non avere remore ad iniziare la terapia. Vogliamo comunque segnalarti alcuni casi in cui è meglio non fare la terapia a ultrasuoni.

Chi soffre di aritmie importanti, cardiopatie, gravi problemi cardiovascolari; portatori di pacemaker, epilettici, soggetti con flebiti in atto, tromboflebiti o in stati febbrili. Chi è affetto da tubercolosi, tumori maligni e neoplasie. Infezioni locali, trombosi venosa, arteriopatie o grave osteoporosi.

Salvo diverse prescrizioni mediche, la terapia viene sconsigliata a donne in stato di gravidanza e bambini.

Anche in certe zone del corpo la terapia a ultrasuoni non va fatta, carotide, genitali, addome, utero e in zone del corpo nelle quali sono presenti ghiandole.

Infine, anche collo, bocca e occhio non devono essere sottoposti a ultrasuonoterapia.